martedì 9 dicembre 2014

Buon Natale… qualunque cosa voi siate

RACCONTINI DI NATALE

Anche quest’anno arriva il compleanno di Isaac Newton e siamo tutti intrisi di aria natalizia ricordando il falegname palestinese, ebreo, adorato dai cristiani (giusto pe’ provocà)  e abbiamo tutti voglia di buttarci per le strade a mandare auguri e baci a chiunque sotto l’effetto delle allucinazioni provocate dal whiskey distillato clandestinamente da nostro zio con un alambicco con le saldature in piombo.

A casa mia dopo il cenone della vigilia, a base ovviamente di pollo e torrone, mio padre mi porterà in auto a spaccare le buche delle lettere con la mazza da baseball (ah le tradizioni del Natale).

E dopo a scambiarci regali (rubati da sotto l’albero del vicino), “Tieni questo è per te” “Grazie che caro, non dovevi” “Sì hai ragione, ora ridammelo” “Ti odio” “Non ti sopporto” “Sei stato adottato” … e poi via tutti a cantare canzoni di natale con un megafono sotto casa del sindaco alle 4 di notte.

Ci svegliamo la mattina di Natale facciamo colazione con il panettone del discount quello senza canditi e senza uvetta e che si chiama pandoro, e aspettiamo felici il giorno dopo di Natale che è festa uguale, e che se il giorno dopo Pasqua si chiama Pasquetta, non si capisce come mai il giorno dopo il Natale non si chiami Natalino.

E anche questo Natale passerà con qualche contuso ma nessuna vittima, all’anno prossimo e ricordate di bagnarvi con l’acqua e di mangiare sempre dopo mezzanotte.

Osiander

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